Fortunatamente ci sono una serie di fattori esterni che possono essere di aiuto nel capire come e quanto sta procedendo il travaglio. Alcuni di questi possono essere meno evidenti, ma se smettete di guardare l’orologio e rimanete focalizzate ed in contatto con il vostro corpo, con la vostra intuizione li noterete. Ascoltate, sentite, con pazienza ma sopratutto con fiducia e vi renderete conto come e’ incredibile quello che il nostro corpo riesce a fare.
1. Suono. Il modo in cui vi esprimete cambia da una fase all’altra del travaglio. Durante le prime contrazioni riuscirete a parlare se ci provate, se qualcosa vi sorprende o se siete in disaccordo con qualcuno. Forse il vostro respiro sarà affannato, magari vi muovete e non prestate attenzione a chi vi circonda, ma se davvero lo volete potete sollevare la testa e parlare con un tono normale. Quando la contrazione finisce potete chiacchierare e ridere oppure muovervi tranquillamente. Durante le fasi successive del travaglio, vi sarà molto difficile riuscire a parlare tra una contrazione e l’altra. Sentirete la necessità di riposare e non presterete attenzione a quello che fanno le persone intorno a voi. Quando siete vicine al parto, vi sembrerà di essere arrivate ad un “altro” livello di coscienza – come ad un ritiro spirituale. Potete condividere questo momento con chi vi sta vicino, cercando il contatto visivo oppure chiudere gli occhi e restare concentrate su voi stesse. Tra una contrazione e l’altra rimanete in questo stato d’animo. E’ importante per chi vi è accanto e per chi vi assiste restare in silenzio e rispettare la santità di questi momenti: non è più il tempo di ridere e scherzare ed è meglio parlare il meno possibile. E poi di nuovo un cambiamento nella voce e nel suono: prima avete parlato (lamentandovi, esprimendo il vostro malessere, scherzando, cantando, etc.) oppure siete rimaste in silenzio. Adesso ascoltate voi stesse – sentirete dei suoni gutturali profondi. E’ il momento di cominciare a spingere.
2. Odore. La nascita ha un odore caratteristico che si percepisce vicino al termine della dilatazione, durante le fasi più intese del travaglio, subito prima del parto. E’ un misto fra fieno appena tagliato, umidità e seme. E’ un odore fresco e molto forte.
3. Irrazionalità. Questo segnale mi piace molto – è spesso un sintomo di transizione. Mi fa sorridere e avverto sempre le donne che seguo durante il parto di questo fenomeno in modo che lo possano riconoscere quando si presenta durante il travaglio. Appena dicono qualcosa di irrazionale, sono pronta a farlo notare, così se ne rendono conto. Ma rilassatevi, significa che siete vicine alla fine. A volte una mamma dice che vuole tornare a casa, che ha finito e che magari torna più tardi, vuole vestirsi e andarsene. Una donna che ha chiesto un parto naturale e che ha gestito bene il travaglio, improvvisamente chiede degli antidolorifici, oppure dice che in fondo non desidera un altro figlio. Altre invece dicono semplicemente che sono stanche e vogliono dormire. Se succede questo, è una cosa normale. Le contrazioni potrebbero rallentare se la mamma (e il bambino) si prendono qualche minuto di riposo. Questo a volte può preoccupare i medici e le ostetriche che potrebbero ricorrere all’utilizzo di farmaci per indurre il parto- cercate di dissuaderli e convinceteli ad aspettare una mezz’oretta. Fate uscire tutti e sdraiatevi sul lato sinistro, usando dei cuscini per sostenervi. Fate un riposino prima di cominciare a spingere: sarà una vera benedizione.
4. Sentire. Questo è una cosa interessante di cui forse non avete mai sentito parlare! Pensate alla forma dell’utero. Prima del travaglio l’utero ha uno spessore muscolare uniforme su tutti i lati. Quando la cervice comincia ad assottigliarsi e a dilatarsi, il muscolo deve andare da qualche parte e si ritira quindi nella parte superiore dell’utero che diventa sempre più spessa mano a mano che la cervice si dilata. Durante una contrazione, all’inizio del travaglio, verificate quante dita riuscite a collocare tra il fondo dell’utero (che si trova in cima alla vostra pancia) e la linea del reggiseno – all’inizio saranno 5 dita. Quando lo spessore del fondo dell’utero comincia ad aumentare, le dita che riuscirete a inserire tra la cima della pancia e la linea del reggiseno saranno sempre meno. Quando le dita diventano 3, di solito è il momento giusto per andare in ospedale perché la dilatazione dovrebbe essere arrivata a 5cm. Quando riuscite a fare passare u solo dito significa che siete completamente dilatate. (Incredibile, vero?)
5. Guardare. C'è una cosa chiamata la 'linea inferiore', che è l'ombra che si estende dall'ano verso la schiena, lungo il solco delle natiche. All’inizio ha una lunghezza di 1 cm, durante la dilatazione si allunga ed arriva a 10 cm, la sua lunghezza è correlata con la dilatazione del collo dell'utero. Perché non darci una occhiata prima di sottoporsi ad un esame interno?
6. Sostanze Appiccicose. Altrimenti conosciute come perdite miste a sangue; di solito si verificano a circa 2-3 cm di dilatazione, può succedere all’inizio del travaglio oppure anche qualche giorno prima. Spesso è difficile da notare perché nei giorni precedenti il travaglio il muco vaginale aumenta notevolmente. Le perdite sono di solito abbastanza consistenti, possono essere chiare oppure striate di sangue scuro o rosso. Se il sangue è presente in quantità maggiore di un paio di cucchiate, allora è consigliabile andare subito in ospedale perché potrebbe essersi verificato un distacco della placenta. Di solito si verifica una SECONDA perdita mista a sangue a circa 8cm di dilatazione che segnala l’avvicinarsi del parto.
7. Apertura del dorso. E’ il punto in cui di solito il vostro partner vi ha massaggiato, la zona sopra il coccige. E’ un area più piccola di un palmo, di forma triangolare che sporge quando è il momento di cominciare a spingere. A questo punto avete davvero aspettato troppo ed è ora di andare in ospedale.
8. Esaminatevi da sole. D’accordo, questo è tecnicamente un esame intero, ma siete VOI a farlo. Non dovete comunicare i risultati o scriverli: non è una prova. Secondo me, dal momento che si tratta del vostro corpo, avete più diritti di qualunque altro di esaminarvi e di sapere come funziona. E’ bene sapere dov’è il collo dell’utero e come funziona fin dall’inizio della gravidanza, e controllare periodicamente se tutto è a posto. Se lo fate durante tutta la gestazione manterrete la vostra flessibilità per tutti i 9 mesi. Vi ricordo anche i benefici del massaggio al perineo visto che vi trovate già nella zona! Quando la dilatazione è di 1cm potete infilare la punta del dito al suo interno. Usate un righello per capire come funziona la dilatazione e la misurazione utilizzando il dite medio e l’indice. IMPORTANTE: Prima di esaminarvi, lavatevi SEMPRE le mani e gli avambracci a fondo, fino ai gomiti e per 4 minuti almeno. Non fate nessun controllo interno da sole dopo che si sono rotte le acque.
Resources
http://navelgazingmidwife.squarespace.com/navelgazing-midwife-blog/2010/1/20/labor-a-visual-guide.html
http://www.scienceandsensibility.org/?p=5547
The purple line. Shepherd, et al, studied a ‘purple line’ that was reported to rise from the anal margin, extending between the buttocks as labor progressed. The investigators confirmed a positive correlation between its length and cervical dilation/station of the fetal head. The Shepherd study confirmed an earlier study with similar findings. While additional research is needed, anecdotal evidence among traditional midwives shows that this method has long been used to assess labor progress without vaginal exams.